Torre di Velate - Varese, Provincia di Varese

stefania riva

Ho partecipato alla visita delle giornate fai e grazie a 3 bravissimi ciceroni ho scoperto la storia, la struttura e I misteri di questa enorme torre. Peccato che non ci sia la possibilità di visite guidate durante l'anno. Io ne sono rimasta affascinata grazie all'entusiasmo di questi ragazzi che se ne prendono cura con amore e rispetto.

Franco R.

Tra la tipica vegetazione della zona prealpina si erge l'antica torre di avvistamento in parte distrutta dai milanesi durante gli scontri contro Barbarossa nel XIII. Recuperata dal FAI è visitabile previo appuntamento. Se si vuole ammirare storia e natura consiglio la salita attraverso il sentiero Nosedo (2 km, 40*) passando di fronte la chiesetta di S.Cassiano.( le indicazioni sono davanti il bar tabacchi Avigno zona centro).

Billy Idle

Una torre romanica che domina la parte occidentale di Varese.
Da questa torre si potevano vedere le altre torri di osservazione dei dintorni, da quella del Sacro Monte, a quelle di Masnago fino alla torre di Lissago e a (credo) quella di Cocquio.
Bella la ristrutturazione, peccato non si possa mai accedere al prato circostante, se non durante i giorni dedicati del FAI (ma a che servono le panchine, allora?).
Da giovane ricordo fosse una tradizione delle famiglie passare i we sul prato della torre, ora impossibile (sic!).
3 stelle x l'inaccessibilità.

Francesco Viti

La torre di Velate rappresenta uno dei più imponenti monumenti di epoca medievale nei dintorni della città di Varese. Ad oggi la torre si presenta sotto forma di rudere, con notevole sviluppo verticale. Il FAI (Fondo Ambiente Italiano) è l'attuale proprietario della struttura. La torre si trova all'interno di una recinzione che impedisce di apprezzarne da vicino la tessitura muraria. L'accesso all'interno della recinzione può essere effettuato previo appuntamento telefonico (è presente un cartello con sopra riportato un numero di cellulare).

Chiara Lombardi

La torre di Velate, risale al XII sec., si inserisce nell'antica struttura difensiva del limes prealpino, realizzato in età tardo romana a controllo della via che andava verso il Lago Maggiore. Verso la fine del XIII sec., la struttura difensiva viene distrutta dai milanesi durante la vittoria contro le milizie di Federico Barbarossa e dei suoi alleati, tra cui figuravano i nobili di Velate.
Si accede all'interno del sito FAI tramite appuntamento.

STEVE BEST

Rimane ben poco di quello che è rimasto della Torre di Velate all'XI secolo e che era inserita nell'antica struttura difensiva del Limes Prealpino (Confine Prealpino), costruito in pietra viva con pianta quadrangolare raggiunge i 33,5 metri d'altezza, ora rimangono solo due lati e uno soltanto è integralmente conservato, fu gravemente danneggiato alla fine del XII sec. dai milanesi vittoriosi sulle milizie imperiali e sugli alleati del Barbarossa, tra i quali figuravano i nobili di Velate. Attualmente la torre è proprietà del FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano).

Cristina Pozzi

"Splendida domenica trascorsa alla scoperta dei tesori del FAI per le Giornate d'Autunno! Ho avuto il piacere di visitare la torre- i cui segreti ci sono stati svelati dai giovani Ciceroni.

Consiglio vivamente di partecipare alle prossime Giornate FAI, un'occasione unica per scoprire bellezze nascoste del nostro territorio.

Luca Mutti

Affascinante e vistosa rovina del confine difensivo prealpino in epoca medievale, la torre si erge per ben cinque piani a testimonianza di un sito fortificato di importanza strategica, occupato fin dall’epoca longobarda.